Ingegneri Apple pronti a licenziarsi: non violeremo l’iPhone
Nella querelle tra Apple e Giustizia USA si inseriscono gli ingegneri dell’azienda. Alcuni esperti di sicurezza sarebbero pronti a dimettersi pur di non sbloccare l’iPhone.
Fonte: http://www.tomshw.it/ di Dario D'Elia
Se la Giustizia statunitense dovesse ordinare ad Apple di sbloccare i suoi smartphone, per agevolare il lavoro degli inquirenti, alcuni esperti di sicurezza dell’azienda potrebbero licenziarsi. Il New York Times riporta che almeno 6 dipendenti, che hanno lavorato attivamente allo sviluppo della piattaforma di sicurezza e servizi mobili, avrebbero avanzato l’ipotesi di dimissioni.
“Questa costrizione è fondamentalmente offensiva per i principi fondanti di Apple emetterebbe a serio rischio l’autonomia dell’azienda e dei suoi ingegneri”, si legge nel documento che i legali Apple hanno recapitato alla Corte Distrettuale Federale della California.
Secondo il venture capitalist Jean-Louis Gassée, ex ingegnere Apple, “se il governo provasse a costringere questi ingegneri a testimoniare o ad agire, bisognerebbe augurargli un in bocca al lupo”. A suo parere esiste ancora un tratto culturale e uno spirito di ribellione in azienda che risale ai tempi di Jobs e Wozniak.
“Gli stessi ingegneri che hanno realizzato la solida cifratura dell’iPhone per proteggere i nostri utenti, ironicamente, sarebbero obbligati a indebolire quelle protezioni e rendere i nostri clienti meno sicuri”, si leggeva nella lettera recapitata da l’AD Tim Cook ai consumatori.
Insomma, pare che gli esperti di sicurezza di Apple non siano affatto intimoriti di lasciare il lavoro. Anzi, una volta sul mercato – considerata la loro competenza e lealtà – potrebbero godere solo di vantaggi e individuare immediatamente un nuovo committente.
L’effetto collaterale di questa dipartita si farebbe comunque sentire in Apple, poiché ogni attività è molto compartimentata. L’azienda ha stimato che per rispondere all’eventuale richiesta del giudice ci vorrebbero tra i 6 e i 10 ingegneri impegnati per circa un mese. Se i team di sicurezza perdessero componenti sarebbe un problema e i tempi potrebbero notevolmente allungarsi.
La battaglia di dichiarazioni prosegue e a questo punto c’è grandissima attesa per l’evento Apple di lunedì. Tim Cook potrebbe approfittare della platea internazionale per ribadire la posizione dell’azienda e forse rilanciare il guanto di sfida alla Giustizia statunitense.