Politica

“Matriochka”: la nuova ondata di disinformazione anti-Ucraina lanciata online da fonti russe

Recentemente è stata rilevata una nuova ondata di disinformazione proveniente dalla Russia, mirata contro l’Ucraina e diffusa attraverso internet. Questa campagna, battezzata “Matriochka”, utilizza bot che iniziano chiedendo ai verificatori di fatti di esaminare informazioni riguardanti il conflitto in Ucraina. Poco dopo, questi stessi account iniziano a sommergere il web con notizie inventate. L’obiettivo è rendere più difficile distinguere la verità dalla finzione nell’enorme quantità di informazioni online.

Le tecniche impiegate da queste “fabbriche di fake news” russe stanno diventando sempre più raffinate. Questi account, spacciandosi per lettori comuni, sollecitano i fact checker a verificare notizie sulla guerra in Ucraina. In seguito, cominciano a diffondere essi stessi notizie false, creando un ciclo di disinformazione. Gli esperti riconoscono questa tattica come una nuova strategia di diversione rispetto alle precedenti pratiche online. L’agenzia francese AFP ha scoperto decine, se non centinaia, di profili che adottano questa tattica per generare caos mediatico.

Un esempio è il caso dell’utente “Käthe”, che il 4 dicembre ha chiesto a un canale televisivo di verificare un video riguardante un artista ucraino che avrebbe segato la Torre Eiffel. Poco dopo, lo stesso account ha sollecitato diversi media francesi a verificare altre notizie simili, per poi diventare inattivo fino al 20 dicembre, quando ha pubblicato un’immagine falsa di Zelensky a Los Angeles.

Molti di questi account sembrano essere stati abbandonati dai loro proprietari originali e poi presi in mano dai bot, come evidenziato dalla frequenza delle pubblicazioni. La strategia mira a diffondere sfiducia e a esasperare la stanchezza del pubblico europeo e americano nei confronti del conflitto ucraino. Secondo AFP, molte di queste immagini sono state diffuse per la prima volta da utenti russi su Telegram e blog di notizie.

David Chavalarias, matematico delle scienze sociali e direttore del National Center for Scientific Research, suggerisce che queste campagne mirano a confondere gli esperti di fact-checking e a sperimentare nuovi metodi per la diffusione delle fake news. Un’analisi strategica che implica l’intenzione di influenzare la percezione pubblica del conflitto in corso.

Josep Borrell, capo della diplomazia europea, in una recente conferenza stampa ha sottolineato l’importanza dell’informazione nella sicurezza moderna, rilevando come l’Ucraina sia spesso il bersaglio di manipolazioni informative. La lotta per la veridicità delle informazioni è diventata un aspetto cruciale della sicurezza contemporanea.

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