Criminologia

Truffe online: alcuni consigli dal Criminologo Caccetta

Premesso che ON Line si possono fare ottimi affari, purtroppo molte persone continuano a cadere nelle trappole, continuamente piazzate ad hoc nei siti internet di commercio elettronico, specialmente quelli che vendono anche cose usate, perdendo inevitabilmente ingenti somme di denaro. Purtroppo, non è sempre possibile stabilire a priori se l’oggetto che stiamo acquistando su E-Bay o su Subito.it, o altri siti del settore, sia davvero un affare oppure una truffa, ma ci sono alcune semplici regole per mettersi al riparo da fregature. Diciamo che ci sono alcuni siti che danno un minimo di serenità in più, specialmente quelli basati sul sistema dei feedback, che permette di avere una minima informazione sull’identità digitale di chi mette l”annuncio. Questi siti potrebbero ritenersi abbastanza sicuri, anche se non bisognerebbe mai sottovalutare l’eventualità, neanche tanto remota, dei furti d’identità che potrebbero rappresentare un altro rischio.

In effetti, se una persona per bene rimanesse vittima di furto del suo profilo personale (es. quello su EBAY) e per un breve periodo (fino a quando il titolare, non se ne accorge) qualcun altro pubblicasse annunci fittizi a suo nome e incassasse i soldi senza spedire la merce, il pericolo potrebbe essere reale, altrimenti, di norma, con il sistema dei feedback si è abbastanza tutelati. In altri casi, come ad esempio su siti online website builder non regolamentato, (es. Subito.it, Kijiji o simili), c’è un alto rischio di truffa poiché gli inserzionisti sono meno monitorabili, considerato che le compravendite e il versamento di denaro sono gestiti direttamente dai due attori senza la mediazione dei gestori del sito che si limitano, in questo caso, a fornire la sola piattaforma di scambio. Che cosa fare in questi casi? Come possiamo fidarci? Come già detto, non vi è responsabilità da parte dei gestori, dei siti di questo tipo, poiché sono piattaforme utilizzabili da chiunque e in ogni caso, gli amministratori dei siti mettono sempre in guardia dagli acquisti pericolosi, invitando gli utilizzatori a non pagare con il sistema delle ricariche di carte postali o simili, consigliando invece solo transazioni protette e quindi tracciabili. Non esiste una regola per individuare subito il truffatore, poiché questi, utilizza tutte le tecniche di convincimento e di affabulazione a sua disposizione: invia le foto dell’oggetto, è molto gentile e disponibile (fino ad avvenuto pagamento, poi sparisce), è rassicurante, a volte inoltra anche la copia del suo documento d’identità (spesso rubato o falso) ecc. Non è facile, quindi, capire quando siamo alla presenza di un vero affare oppure una potenziale truffa. Un metodo efficace per evitare di regalare soldi a uno sconosciuto, potrebbe essere quello di pretendere di pagare con il sistema PAY PAL (che prevede il rimborso in caso di merce non arrivata), società che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro tramite Internet. Un modo di pagamento semplice, perché chiunque abbia un indirizzo di posta elettronica e una carta di credito (anche una postepay) registrata sul sito di Pay Pal, può utilizzare quel servizio di pagamento digitale, sia per acquistare sia per ricevere soldi in caso di vendita di oggetti Pay Pal, infatti, permette di eseguire transazioni senza condividere i dati della carta con il destinatario finale del pagamento: il sistema non trasmette i dati sensibili delle carte collegate al conto. MAI ricaricare postepay a sconosciuti, anzi, tenere sempre in considerazione che un’eventuale richiesta (ancor di più se insistente) di ricarica di quel tipo di carta di credito rifiutando transazioni con pay Pal, potrebbe nascondere una truffa. In alternativa, chiedere di poter pagare al postino in contrassegno. Un altro accorgimento semplice e veloce per individuare eventuali truffatori seriali (di solito lo sono) è quello di digitare su un motore di ricerca (es. Google) il nome e cognome del venditore oppure, il numero di telefono da lui fornito, o la tipologia di merce venduta e verificare se esistono già dei forum che parlano del tizio (o di quel numero di cellulare) e delle truffe perpetrate dallo stesso. Non fidarsi mai di nessuno, poiché i truffatori sono sempre apparentemente gentili e premurosi e al di sopra di ogni sospetto. E’ quella la loro forza, mentre la nostra è quella che ci viene tramandata dai proverbi, fonte di saggezza sin da quando non esisteva la scrittura: “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. Per ultimo, non dimentichiamoci che ogni truffa, anche se di poca entità, deve essere sempre denunciata, soprattutto per impedire al truffatore di perpetrare altri raggiri. Un truffatore seriale, sa bene che conviene fare piccole truffe, di pochi euro, poiché difficilmente le persone le denunciano e, in questo modo, lui potrà proseguire impunito per molto tempo restando sempre ignoto al circuito giudiziario e sconosciuto alle forze dell’ordine. Buoni acquisti (sicuri) on line! Francesco Caccetta

Francesco Caccetta

Criminologo; Ufficiale R.Str.E. dei Carabinieri; Laureato con lode in Laurea Magistrale in Ricerca Sociale per la sicurezza interna ed esterna, Laureato con lode in Scienze per l’investigazione e la Sicurezza; Master in Antropologia Filosofica, Criminologia e Tecniche Investigative Avanzate; grafologo della consulenza peritale. Autore del libro sul Controllo del Vicinato "L'occasione fa bene al ladro".

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