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 LA MODA AL FESTIVAL DI VENEZIA. ECCELLENZE ITALIANE

Si è da poco concluso l’80° Festival del Cinema di Venezia che, da sempre, cattura attenzioni e consensi da tutto il mondo. La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è organizzata dalla Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera e si svolge presso il Lido della città.

L’evento nasce nel 1932 da un’idea dell’allora Presidente il conte Giuseppe Volpi, dallo scultore Antonio Maraini e Luciano De Feo, per diventare oggi una delle manifestazioni italiane cinematografiche e artistiche di più grande prestigio.

In questa occasione Venezia si trasforma da capitale a palcoscenico, approfittando dell’incontestabile fascino che da tempo immemore la permea di mistero e bellezza.

Tutti gli anni, nel periodo tra la fine di agosto e i primi di settembre, sfilano sul red carpet celebrità provenienti da tutto il mondo, che sfoggiano abiti da sogno creati per loro dai più grandi stilisti di moda, da Armani, a Valentino, Gucci, Dior, Chloè, Stella Mc Carthy e tanti altri.

Cinema, arte e moda detengono il potere – la magia – di creare quella simbiosi artistica che, quando ben realizzata, è capace di far sognare a occhi aperti.

I beniamini del cinema, le star che ammiriamo recitare dietro i grandi schermi, qui si mostrano dal vivo elargendo sorrisi e, spesso, anche autografi. Piccoli sogni che diventano grandi realtà. Anche se solo per un secondo.

Il manifesto ufficiale

dell’80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, appena conclusa, si è ispirato alla tradizione del cinema On the road ed è stato creato dall’illustratore Lorenzo Mattotti che, come ha affermato lui stesso in un’intervista (n.d.r. Today.it, articolo di Marianna Ciarlante) “vuole esprimere sentimenti di libertà, avventura e scoperta di nuovi territori”.

Un augurio, quindi, ad andare sempre più lontano.

Augurio personale che faccio a Paula Elena Liguori, stilista italiana, che per ben due volte è stata selezionata per il progetto Festival Cinema di Venezia Starlight: l’anno scorso, durante la 79esima edizione, ha estasiato il pubblico con giochi e trasparenze di sete italiane

Valentina Corvino per Paelì Couture
Valentina Corvino per Paelì Couture

quest’anno, ha sbalordito con arte e scultura.

La moda è da sempre un argomento divisivo. Chi la considera effimera e chi, invece, oggetto di particolare interesse.

Quella di coprirsi è un’esigenza presente da sempre – pensate agli uomini primitivi che per sopravvivenza si coprivano di pelli -, e parte come tendenza spontanea di aggregazione per poi trasformarsi in una vera e propria rappresentazione di uno status sociale. Diventa appannaggio delle classi più abbienti, le uniche a potersi permettere abiti sontuosi e da sogno; nel 1860 circa nasce l’Haute Couture e quasi subito dopo, con la rivoluzione industriale, il destino della moda è quello di arrivare anche alle grandi masse e così inizia ad attingere idee e sollecitazioni dal “basso”, dalla strada.

La moda cerca – a volte ci riesce – di suggerire uno status symbol che indichi un’appartenenza con l’intento di trasferire potere all’apparire ma alcune volte, invece, si può aggirare l’intento iniziale e interpretare questa intenzione più come la volontà di realizzazione dell’essere.

Dal mio personale punto di vista – ma non solo il mio -, è un valido strumento per sognare. Per piacersi. Per ammirare ed essere ammirati. Per essere, finalmente, se stessi riuscendo a cogliere ciò che è più consono al nostro stile, in un vasto mondo di tessuti, forme e colori.

Rimango sempre dell’idea che la moda giusta per ognuno di noi sia quella che ci valorizza di più e che, quindi, alcuni outfit devono rimanere esclusivamente sogni con cui giocare.

Proprio come gli abiti di Paelì Couture che hanno sfilato sul red carpet. La couturière italiana Paula Elena Liguori è riuscita a unire la moda all’arte, vestendo la modella Valentina Corvino, testimonial del Festival Starlight Cinema Award 2023.

La stilista ha fondato il suo brand di moda, Paelì Couture, e cucitura dopo cucitura è approdata a Venezia. Un breve cenno alla sua storia la potete trovare in questa intervista https://curvypride.wordpress.com/2023/07/18/donne-a-tutto-tondo-paula-elena-liguori/

Chi ha avuto la fortuna di poter ammirare dal vivo le creazioni della stilista italiana è rimasto incantato sia dall’abito indossato dalla testimonial Valentina Corvino al suo arrivo presso la Darsena dell’Hotel Excelsior: un mini dress, smanicato e interamente ricoperto di paillettes multicolore,

DARSENA Festival del Cinema di Venezia

sia dall’abito di punta, sfilato sul red carpet, che ha catturato l’attenzione di tutti, estimatori casuali e addetti ai lavori.

Il primo, ha la caratteristica di essere un capo di lusso ma, nello stesso tempo, risalta la verve e la giovinezza della bellissima testimonial. Interamente lavorato a mano, sottolinea l’attenzione, la cura e la professionalità sartoriale.

Il secondo è un abito scultura, molto scenografico, realizzato esclusivamente su misura. Il corpino, infatti, si regge da solo ed è stato lavorato a partire da una struttura in fogli di carbonio, prima sagomati e poi ricoperti con lo stupendo tessuto.

Valentina Corvino per Paelì Couture

La particolarità di Paula Elena Liguori risiede principalmente nell’utilizzo, per la realizzazione dei suoi capi, delle tecniche di sartoria tradizionali unite alla cura e alla scelta di tessuti pregiati. Ogni particolare è selezionato e rifinito con estrema attenzione, con l’intento superbo di unire la tradizione sartoriale d’eccellenza italiana al gusto moderno e glamour che l’attualità richiede.

Tutti gli outfit della stilista hanno riscosso il meritato successo, infatti molte sono state le attenzioni e l’interesse che fotografi e media le hanno rivolto in questa 80esima manifestazione.

Il brand Paelì Couture si conferma, ancora una volta, testimonial di eccellenza italiana, con la realizzazione di capi di alta moda, creati su misura con uno sguardo rivolto all’attenzione per i particolari e gli accostamenti dei colori.

La Presidentessa dello Starlight Cinema Award, l’attrice e produttrice Francesca Rettondini, ha ideato e fondato insieme a Giuseppe Zaccaria, ufficio stampa, questo premio cinematografico internazionale – oggi alla decima edizione – dedicato alle personalità del mondo del cinema che si sono distinte per carriera, talento e impegno sociale. Paula Elena Liguori ha confezionato per lei l’abito indossato alla premiazione, con il quale la Rettondini ha sfilato anche sul red carpet.

Francesca Rettondini

Impossibile, quindi, non rimanere estasiati e ammirati dal prodotto finale che l’alta moda mostra orgogliosa mentre sfila sul classico tappeto rosso, ma l’eccellenza del Made in Italy si nota anche nella possibilità di poter accedere ad abiti ritenuti altrimenti irraggiungibili.

Paula Elena Liguori, infatti, con il suo brand Paelì Couture, offre la possibilità di poter indossare abiti prestigiosi, creando cartamodelli realizzati su misura e busti personalizzati su cui poi poter lavorare comodamente per la realizzazione del capo e, in questo modo, non si è costretti a numerose prove d’abito. Ricerca il tessuto più corretto per la realizzazione del capo richiesto ed è attenta alle forme e alla struttura di chi lo commissiona. Inoltre, molto importante, utilizza tecniche di confezione sartoriale Made in Italy.

Invito, chi ha ancora desiderio di sognare, di guardare e osservare con calma i meravigliosi outfit realizzati da Paula Elena Liguori, con l’augurio di vedere ancora sfilare sul red carpet sue nuove e strabilianti creazioni.

                                                                                                                     

Qui potete contattare Paula Elena Liguori:

www.paulaelenaliguori.com

IG – FB – Linkedin   

Fashion Designer & Stylist, Couturière for passion for Paelì Couture

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