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MAD ZONE: PASSIONE, STILE E INNOVAZIONE

Quello che si tende a perdere nella nostra città è la dimensione utopistica della vita.

Spesso si dicono cose che non sembrano realizzabili, ma molte cose che sembravano impossibili sono poi diventate realtà, la chiave del futuro è il bello, se si perde questa visione tutti noi avremo poco futuro e smetteremmo di sognare. Oggi non voglio fare letteratura facile sull’estetica del quotidiano, ma farvi viaggiare, almeno con la fantasia per chi ancora non conosce MAD ZONE o con il ricordo per chi ha avuto la fortuna di scoprire già il concept store.

MAD ZONE si trova in via Palermo, in pieno centro, con la sana presunzione di poter dare un’anomala e positiva impronta di discontinuità al comune standard nel fare gli acquisti di abbigliamento e non solo. Il cuore di Roma, il rione Monti come New York, anzi oltre l’America, un territorio a se, un tappeto aperto sulle suggestioni che solo un cambiamento culturale continuo può dare.

Ecco questo è MAD ZONE, non solo un negozio, non solo un factory incastonato nella storica architettura del più noto quartiere della capitale, ma un’idea visionaria e diversa per mescolare arte, musica, filosofia, abiti, scarpe, accessori. La location di MAD ZONE, per la sua collocazione spaziale e per le particolari caratteristiche di arredo, rappresenta l’evoluzione del negozio di abbigliamento nel nostro paese. Ambienti di prestigio in un’ampia superficie espositiva, unicità dei prodotti, esposizione molto scenografica della merce, atmosfera unica e suggestiva sono solo alcune delle caratteristiche che distinguono questo “teatro della moda”.

Diciamoci la verità MAD ZONE è gestito da stato aperto da Tania e Anna, non per un esclusivo bisogno economico, ma per contaminare con l’arte l’immagine che ognuno di noi ha di una boutique fashion, facendo diventare lo shopping un’esperienza eccitante attraverso lo spettacolo e l’intrattenimento portando il concetto di moda su di un altro e più estremo territorio. Tania e Anna si sono spinte, quindi, ad esplorare una nuova frontiera trasformando il loro punto vendita in uno spazio prima culturale e poi commerciale accompagnando i clienti/spettatori in una dimensione irripetibile.

Mercoledì 1 ottobre mi sono recato nel negozio per assistere ad una performance artistica sapientemente organizzata “Vanity Fashion Night” ed ho avuto la sensazione di entrare in un luogo ambito al pari di un monumento o di un museo, la mia serata si è trasformata in un agito unico, un’evento da ricordare e da evocare e mi sono detto …… io ci sono stato.

 

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Sergio Giangregorio

Direttore Responsabile magazine online Convincere. Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Perfezionato presso L’Università degli Studi Roma 3 in “Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale di primo e secondo livello“ Docente universitario a contratto in materie investigative con specifico expertise sulla sicurezza in aree urbane, sulle tecniche di intelligence e di peacekeeping. Esperto di comunicazione in situazioni estreme. Giornalista investigativo ed analista di intelligence, come Ghost writer ha elaborato numerosi studi strategici coprendo tutti i teatri di guerra dai balcani, al vicino oriente seguendo i conflitti in Afganistan, Iraq e nel nord-Africa. Presidente del Centro Europeo Orientamento e Studi – Ente morale di diritto privato per la difesa dei diritti civili. Direttore Scientifico dell'Istituto di Ricerca sui rischi geopolitici Triage Duepuntozero.

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