SIAMO IN GUERRA
Con queste parole il Ministro Cancellieri ha aperto la riunione con le parti sociali questa mattina al Viminale per discutere i tagli previsti dalla Spending Review.
Alla trattativa erano presenti le segreterie nazionali del Ministero dell’Interno di Flp, Cisl, Uil, Cgil, Unsa, Rdb ed Intesa-Ugl.
“La situazione del paese è drammatica, – ha proseguito il ministro – siamo sull’orlo del baratro e in ogni momento, nei mercati finanziari, può purtroppo delinearsi una nuova crisi da fronteggiare, per questo chiedo a voi sindacalisti di preoccuparvi oltre quanto attualmente fate e di comprendere che non c’è più tempo né per trattare e neppure per concertare, bisogna con rapidità procedere ad una concreta riduzione della spesa pubblica”.
Un popolo si guida indicandogli un avvenire, diceva Napoleone, quale speranze, sul futuro, possono dare le parole della Cancellieri, che non hanno espresso l’esigenza di uguaglianza nella revisione della spesa, ma per converso traspirano il cinismo di tagli orizzontali che colpiranno i soliti noti, lasciando incomprensibilmente attivi numerosi privilegi per la Polizia di Stato e la carriera prefettizia.
Le parti sociali senza alcuna sostanziale distinzione hanno esternato la propria contrarietà verso l’attività di governo, verso la riduzione del 10% del personale dell’Amministrazione civile dell’Interno e verso la soppressione di alcune prefetture.
In particolare, il Coordinatore Generale della FLP Interno, Dario Montalbetti ha segnalato la necessità di emendare il D.L. n. 95 del 6 luglio 2012, consegnando al Ministro un documento contenente il testo dell’emendamento, (“l’applicazione dell’art. 2, comma 1, lettera a) nei riguardi della dotazione organica del personale dell’amministrazione civile dell’Interno è subordinata al completamento delle procedure di cui all’art. 36, punto V della legge 121 del 1 aprile 1981”) estigmatizzando l’improprio impiego di 28.000 poliziotti in ufficio in totale violazione alla norma citata.
Montalbetti ha ribadito, inoltre, la necessità di trattare con particolare attenzione il problema degli accorpamenti di alcune prefetture che avranno, inevitabilmente, una negativa ricaduta sul personale civile, costretto ad una forzata mobilità.
Il Prefetto Lamorgese, chiudendo l’incontro, dichiarava la disponibilità a valutare le osservazioni emerse, con l’impegno di convocare un prossimo tavolo per attualizzare gli sviluppi del decreto legge n. 95
(immagine tratta da www.improntalaquila.org)
© Riproduzione Riservata