Non si può piacere a tutti: una breve riflessione sociologica

Viviamo in una società in cui l’approvazione sociale è spesso vista come un obiettivo da raggiungere. Dai social media alla vita reale, cerchiamo conferme, like e consenso. Ma è davvero possibile piacere a tutti?
Dal punto di vista sociologico, questa esigenza si collega alla teoria del conformismo sociale, secondo cui gli individui tendono ad adattarsi alle aspettative del gruppo per sentirsi accettati. Tuttavia, ogni gruppo ha valori, norme e gusti differenti. Cercare di soddisfare tutti porta ad un conflitto identitario: chi siamo veramente se cerchiamo costantemente di adattarci agli altri?
Il sociologo Erving Goffman parlava della vita come di una sorta di teatro sociale, in cui ognuno recita ruoli diversi a seconda del contesto. Tuttavia, la coerenza identitaria è fondamentale: se cerchiamo di accontentare tutti, finiamo per perdere noi stessi.
Il punto è che non piacere a tutti non è un fallimento, ma una forma di libertà. Significa avere un’identità autentica, attrarre persone affini ai nostri valori e accettare che il dissenso fa parte della vita sociale.
Morale? Smetti di cercare l’approvazione universale: la tua autenticità avrà sempre più valore di un consenso superficiale.