Cultura

LA SCAFA

La storia di Fiumicino e Ostia è intricatamente legata all’antica Roma e alla sua evoluzione nel corso dei secoli.

La scafa, una delle prime forme di trasporto fluviale, è stata un elemento chiave per collegare queste due importanti località lungo il Tevere.

Le scafe, spesso chiamate “naveficae” nell’antica Roma, erano barche fluviali che venivano utilizzate per il trasporto di merci e persone lungo il fiume Tevere e i suoi affluenti. Queste imbarcazioni avevano uno scafo piatto, adatto per la navigazione in acque calme come quelle del Tevere, la loro costruzione era semplice ma efficace, utilizzando legno e altri materiali locali.

Il collegamento tra Fiumicino e Ostia era di grande importanza nell’antica Roma, Ostia era il principale porto di Roma e Fiumicino era la sua porta d’ingresso dal mare, la scafa, quindi, forniva un modo essenziale per trasportare merci come grano, marmo e altri beni essenziali dalla foce del Tevere all’interno dell’Impero, i trasporti fluviali erano fondamentali per l’approvvigionamento della città di Roma.  

La scafa non solo era utilizzata per il trasporto di merci, ma anche per il trasporto di persone, le due città erano connesse non solo dal commercio ma anche da legami sociali.

Gli abitanti di Fiumicino e Ostia spesso si sposavano e avevano famiglie che vivevano nelle due località, utilizzavano queste imbarcazioni come principale mezzo di trasporto per attraversare il Tevere.

Con il passare dei secoli, la scafa ha subito varie modifiche e miglioramenti, la tecnologia nautica romana era avanzata per l’epoca, si avvaleva di marinai esperti che potevano navigare anche in condizioni difficili ed anche la navigazione sul Tevere non era priva di sfide, come le rapide e le correnti, per questo le scafe dovevano essere ben costruite per affrontare tali difficoltà.

Nell’antica Roma, il trasporto fluviale era regolamentato dal governo, le tariffe, le rotte e gli orari erano strettamente controllati.

Tutto ciò era necessario per garantire che il commercio e il trasporto fossero efficienti e sicuri. I marinai delle scafe dovevano essere registrati e certificati, e dovevano rispettare rigorose norme di sicurezza.

Con il crollo dell’Impero Romano e il declino delle città di Ostia e Fiumicino, la scafa perse la sua importanza come mezzo di trasporto principale. Tuttavia, la tradizione della navigazione fluviale sopravvisse in alcune comunità locali. Anche se la tecnologia delle barche si sviluppò notevolmente nel corso dei secoli, la forma e la funzione della scafa influenzarono molte imbarcazioni successive.

Nel corso dei secoli, il Tevere e le aree circostanti subirono significative trasformazioni, la palude circostante fu bonificata e le città crebbero e si espansero. Le antiche rovine romane a Ostia testimoniano l’importanza storica della zona, mentre Fiumicino divenne un importante centro per l’industria e il commercio marittimo.

Oggi, la scafa che collegava Fiumicino ad Ostia non è più presente nella sua forma originale, tuttavia l’eredità di questa antica forma di trasporto vive ancora nella cultura e nella storia delle due città.

Il Tevere continua a svolgere un ruolo importante nella vita quotidiana e nell’economia di questa regione.

In conclusione, la scafa che collegava Fiumicino ad Ostia rappresenta una parte significativa della storia romana e del suo legame con il fiume Tevere. Queste barche fluviali erano fondamentali per il commercio e il trasporto di merci e persone tra le due città. La loro evoluzione nel corso dei secoli e la regolamentazione associata riflettono l’importanza di queste rotte fluviali nell’antica Roma. Sebbene la scafa originale non esista più, il suo impatto storico e culturale continua a essere presente nella regione e testimonia la profonda connessione tra Fiumicino e Ostia attraverso il Tevere.

Foto: https://www.reginaciclarum.it/

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