Politica

Gigi Proietti: “Roma, so’ dolori. Sta succedendo di tutto, una volta i romani avevano dignità”

da www.huffingtonpost.it

 

Gigi Proietti, una delle anime della Capitale, scrive una lettera al Messaggero dove lamenta lo sconcerto e lo spaesamento dei romani di fronte ai nuovi poteri attribuiti dal governo al prefetto Gabrielli in vista del Giubileo, dopo lo scandalo di Mafia Capitale e la malagestione della città.

 

“Dal Dopoguerra ad oggi, credo sia la prima volta che Roma si trova in simili condizioni. Se fino a qualche tempo fa ricevevo telefonate a raffica sul problema dell’immondizia, sulle buche nelle strade, sui disagi delle periferie, eccettera, adesso il bombardamento è su questa nostra città pregiubilare e “tutelata”. Che ne pensa, come commenta. La questione è che nulla si può pensare”.

“Sta succedendo di tutto. Lo stato d’animo di un romano che assiste, io ad esempio, senza retorica e innamorato della mia città, è uno solo: lo sconcerto. Che altro si può provare?”.

“Certo che, passando da qualche parte, se butto gli occhi sul basamento di una statua o su un antico muro e ci leggo, in rilievo sul marmo bianco, SPQR, mi vengono in mente la dingità dei romani di una volta, compresi mi pare e mi madre, il senso civico dell’Urbe, l’orgoglio del civis romanus sum. E so’ dolori”.

Sul Giornale interviene un altro comico romano, Enrico Montesano, con una idea più precisa: “Ormai il sindaco è nudo, ma non dovrebbe andare via soltanto Ignazio Marino. Dovrebbero andare via anche quelle mille persone che formano il suo codazzo”.

“Qui nessuno controlla il controllore. Come ha evidenziato Striscia la notizia, riprendendo con le telecamere gli impiegati comunali che timbravano il cartellino anche per gli altri impiegati assenti… Ma quant’è che facciamo queste interviste sui guasti di Roma? Qua tutti denunciamo, ma poi non cambia niente. Ora siamo abbandonati a noi stessi: è un anno che chiamo il Servizio Giardini per far potare un platano i sui rami si sono abbattuti sul mio terrazzo…invano”.

 

“La dico come la direbbe ‘er Pomata: ce vo’ ‘na cura da cavallo! Come quella che Monti ha fatto a noialtri, ma applicata ai politici, però”.

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