UN ALTRO PASSO ANCORA

Ci sono libri che ti prendono per mano e ti accompagnano in un viaggio. Alcuni lo fanno fisicamente, trasportandoti in terre lontane e sconosciute, mentre altri si insinuano nell’anima e ti costringono a guardarti dentro, “Un altro passo ancora” di Claudio D’Angelo appartiene a entrambe queste categorie. È un diario di viaggio, ma è anche un percorso intimo, una riflessione sul cammino e sulla trasformazione che esso porta con sé.
Dieci giorni in Vietnam. Dieci frammenti di un’esperienza che si dipana tra le strade affollate di Hanoi, i riflessi d’acqua di Trang An, i villaggi avvolti nel profumo della seta.
Ma in queste pagine il paesaggio non è solo sfondo: è specchio. Specchio di un viaggio interiore, di una ricerca più profonda, di un bisogno di comprensione che non riguarda solo un luogo, ma l’essenza stessa del viaggiare e del vivere.
La scrittura di D’Angelo è evocativa e sensoriale, ti porta dentro l’odore della pioggia sull’asfalto bollente, dentro il ronzio incessante dei motorini che si intrecciano senza mai scontrarsi, dentro il silenzio irreale di una baia avvolta nella nebbia. Le immagini sono vivide, pulsano di vita, eppure sono sempre accompagnate da un pensiero, da un dubbio, da un’emozione, è come se ogni paesaggio osservato dall’autore non potesse esistere senza il riflesso interiore che porta con sé.
E poi c’è il passo, “Un altro passo ancora”. Il titolo stesso suggerisce un movimento continuo, un’andare avanti che non è solo fisico, ma anche spirituale, ogni luogo attraversato è una tappa, un’occasione per fermarsi e interrogarsi. Cosa significa davvero viaggiare? È solo spostarsi nello spazio o è anche cambiare dentro? Si può tornare gli stessi dopo aver visto, toccato, respirato un pezzo di mondo che prima ci era ignoto?
Ciò che colpisce in questo libro è la sua capacità di parlare al lettore su più livelli, se ami il viaggio, troverai una descrizione del Vietnam che ti farà sentire lì, tra i mercati colorati e le risaie che si estendono all’orizzonte. Se invece sei alla ricerca di qualcosa di più profondo, scoprirai un libro che ti spinge a guardarti dentro, a riflettere su ciò che lasciamo dietro ogni volta che partiamo e su ciò che troviamo lungo il cammino.
“Un altro passo ancora” non è solo un libro da leggere, è un libro da vivere, ti prende, ti avvolge e ti lascia con una domanda sottile, quasi impercettibile, ma che si insinua nella mente e nel cuore: qual è il prossimo passo che devi fare?