Cultura

ONNA-BUGEISHA, LA DONNA SAMURAI

Le donne samurai, note come “Onna-Bugeisha” in giapponese, costituiscono una parte affascinante e poco conosciuta della storia dei samurai e del Giappone feudale.

Sebbene il concetto tradizionale di samurai sia spesso associato agli uomini guerrieri, le donne samurai hanno dimostrato un coraggio straordinario, abilità nel combattimento e una profonda dedizione al loro dovere. La parola “samurai” evoca immediatamente immagini di guerrieri maschili armati di katana e impegnati in duelli epici. Tuttavia, le donne samurai avevano un ruolo altrettanto importante nel Giappone feudale.

La loro formazione comprendeva l’apprendimento delle arti marziali, come il kenjutsu (l’arte della spada), l’archery e l’uso di armi tradizionali. Erano preparate sia a difendere la loro famiglia che a partecipare a conflitti armati. Molti dei loro doveri si concentravano sulla difesa del loro castello o della loro casa mentre i loro mariti erano lontani in battaglia, dovevano essere abili nell’uso delle armi per proteggere la loro famiglia e le loro terre. La maestria nel tiro con l’arco, in particolare, era considerata una competenza essenziale per le donne samurai.

Uno dei nomi più noti tra le donne samurai è Tomoe Gozen, vissuta nel XII secolo. Tomoe era una guerriera straordinaria con abilità eccezionali nel combattimento a cavallo e nell’uso della naginata, un’arma da asta. È famosa per la sua partecipazione alla battaglia di Awazu nel 1184, durante la quale combatté valorosamente al fianco del suo signore Minamoto no Yoshinaka.

Un’altra figura leggendaria è Nakano Takeko, vissuta nel XIX secolo, che fu un membro attivo della milizia femminile durante la guerra Boshin. Portava una naginata in battaglia e morì combattendo contro le forze imperiali, mantenendo la sua determinazione fino all’ultimo respiro.

Oltre alle abilità marziali, le donne samurai erano educatrici, avevano un ruolo importante nell’istruire i loro figli, nell’amministrazione delle finanze familiari ed erano anche addestrate nell’arte della gestione delle armi e delle fortificazioni, poiché dovevano essere in grado di difendere le loro case in caso di attacchi.

Un aspetto distintivo era la loro partecipazione a duelli per risolvere dispute personali o questioni d’onore, combattuti con spade, lance o archi e frecce.

Le donne samurai avevano anche un codice d’onore che seguivano con dedizione che richiedeva loro di essere fedeli al loro signore, di agire con coraggio e di non fuggire dal campo di battaglia. Questi valori erano altamente rispettati nella cultura samurai, e nonostante le loro abilità e il loro coraggio, le donne samurai erano spesso oscurate dalla storia ufficiale, le vicende dei loro eroismi e delle loro gesta erano spesso trasmesse oralmente e raramente documentate e questo ha portato a una relativa mancanza di informazioni dettagliate sulle loro vite.

Malgrado ciò le donne samurai hanno avuto un impatto significativo sulla cultura giapponese e hanno ispirato numerose opere letterarie, artistiche e cinematografiche, il loro coraggio e la loro determinazione sono diventati simboli di forza e nobiltà.

Foto: https://www.swordsofnorthshire.com/

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