Non nel mio nome
Non mi interessa chi ha ragione e chi ha torto.
La storia, gli accordi disattesi, gli spazi strategici li conosciamo tutti, non serve essere dei super esperti per capire cosa accade e perché accade, ma la guerra che ci porta indietro di 100 anni no! Il nazionalismo che acceca le menti ed impedisce la valutazione tra costi e benefici no!
C’è una sola parte con cui stare, sono i bimbi. I giovani, le donne, gli uomini. I vecchi e i militari inconsapevoli delle loro azioni, ubriachi di retorica che muoiono senza un perché, senza un senso per un futuro che non esiste.
Nessuno in una guerra si può considerare innocente se non i civili che ogni volta, tutte le volte sono target predestinati per fiaccare il morale degli avversari e perché facili da colpire, questa è la guerra niente altro, lo scrivo perché in passato io c’ero, perché sono stato testimone di una tragedia che nessuna narrazione può trasferire nei cuori della gente se non la si è vissuta.
Pensare che nel 2022 la guerra venga usata come strumento politico per la soluzione di antiche criticità regionali e strategie di difesa tra le potenze egemoni ci allontana dal senso univoco della vita… La pace tra i popoli.
Ma questa è la strada, fermiamo questo conflitto, ognuno faccia pacificamente la sua parte boicottiamo in ogni situazione chi ha determinato la crisi, perché certo non sta’ agendo in solitudine, mandiamo in avaria il suo cerchio magico.
Gli strumenti economici ci sono ma bisogna fare presto ,paralizziamo le risorse che gestiscono e da soli si siederanno ad un tavolo per chiedere un cessate il fuoco.
Ucraina e Russia sono destinati alla Pace ogni altra ipotesi di accordo non può esistere in mio nome cittadino d’Europa.