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PERCHE’ CASTRO PRETORIO

In una giornata di fine maggio, sotto un cielo limpido ma con qualche nuvola minacciosa la Polizia di Stato festeggia il suo 163 anniversario nella splendida cornice della Caserma “Ferdinando di Savoia”.

Le nuove direttive governative di revisione della spesa hanno imposto alle Amministrazioni Pubbliche di svolgere questo tipo di cerimonie in strutture demaniali, così il Ministero dell’Interno ha deciso di tornare alle origini e quest’anno la cerimonia si è svolta a Castro Pretorio, in quella che per anni è stata gran parte della storia della Polizia.

Negli anni ‘60 la Caserma era la sede della Celere, nel capannone accanto si riparavano mezzi e materiali utilizzando le abilità professionali degli operatori che oltre a fare il servizio si dedicavano con passione alla manutenzione di tutto quello che necessitava.

E’ stata la sede di una delle prime scuole di Polizia Scientifica e per molto tempo il luogo dove si arruolavano i futuri poliziotti, si facevano le visite mediche di rito presso il Centro Clinico ed alla fine del percorso i ragazzi aspettavano con trepidazione di sapere se il loro futuro sarebbe stato quello di indossare la divisa.

Dal 1926 fino al dopo guerra era stata invece la casa stabile dell’8° Reggimento d’Artiglieria di Corpo d’Armata il cui motto era “Sempre e Ovunque”.

Il tempo è passato, la passione no, oggi la struttura, totalmente ristrutturata in anni di interventi di recupero. ci trasmette la sensazione di perfetto equilibrio tra estetica e funzionalità e subito ci si rende conto di essere nel posto ideale per vivere e capire in un’ora cosa significa essere un poliziotto.

Il lungo palco montato nel piazzale interno dell’edificio ha dilatato ulteriormente gli spazi percepiti, l’architetto Luca Ioni, Dirigente del Settore Tecnico è riuscito a posizionare ogni cosa nel posto giusto coordinando con particolare abilità i lavori necessari… e la festa è iniziata.

La banda della polizia ha accompagnato Ministro e Capo della Polizia mentre passavano in rassegna i reparti, sotto lo sguardo attento degli ospiti sul palco e dei tanti impiegati dell’Amministrazione Civile dell’interno che lavorano fianco a fianco in caserma con i poliziotti.

In questo scambio virtuale di auguri e di ottimismo tra tutti, il Prefetto Pansa si è soffermato in modo particolare nel ringraziare le donne e gli uomini della Polizia di Stato rivolgendo quel necessario saluto affettuoso ai caduti ed alle loro famiglie terminando il suo intervento con la certezza di migliorarsi sempre.

Il ministro Alfano ha conferito la medaglia d’oro al valor civile alla memoria del sostituto commissario Roberto Mancini per la sua lotta senza quartiere alle eco mafie, ci sono poi state numerose promozioni per merito straordinario di agenti e di atleti delle fiamme oro.

Ha sottolineato poi, nella conclusione della cerimonia, quanto sia bella e grande la storia del corpo della Polizia di Stato e quanto il legame tra l’Italia e i poliziotti, in questo 2015, si sia rafforzato perché tutti gli operatori hanno dimostrato di saper fronteggiare ogni situazione.

 La sicurezza, infatti, non è un concetto statico ma una condizione dinamica in divenire ad ogni cambiamento di contesto.   

 

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