Politica

Ambasciate e lavoratori senza diritti

Come è noto da tempo i dipendenti delle rappresentanze Diplomatiche Estere in Italia sono costretti ad operare subendo gravi violazioni delle più elementari tutele previste in materia di politiche sul lavoro.
Di fatto la regolamentazione del rapporto di lavoro per questa categoria è lasciata alla discrezionalità delle singole Ambasciate che spesso procedono con prassi vessatorie in contrasto con le specifiche normative considerando i dipendenti privi di qualsiasi diritto.
Vengono applicati contratti irregolari e non congrui alle attività svolte, non essendoci, ancora, per inerzia della politica e dei Ministeri competenti Lavoro ed Esteri, un contratto collettivo nazionale quadro, ma solo una Disciplina che raccoglie norme confuse in un pericoloso mix di diritto pubblico e privato.
Tale Disciplina non è neppure vincolante per le Rappresentanze Diplomatiche in quanto non firmatarie della stessa, dunque siamo al Far West dove si applica la legge del più forte ,ed i lavoratori , quale parte debole, vengono trattati senza dignità e diritti, nonostante il Corpo Diplomatico dovrebbe rappresentare la roccaforte della legalità.
In questo scenario di totale anomia del diritto l’Ambasciata di Germania ha licenziato senza alcuna valida motivazione il Sig. Bernardo Clemente, Dirigente sindacale Ceuq di categoria, dopo 22 anni di servizio impeccabile.
In sede di contestazione disciplinare sono state imputate al lavoratore una serie di azioni non pertinenti con le motivazioni giuridiche che possono essere poste alla base di un licenziamento, in realtà l’Ambasciata tedesca non ha mai sopportato la proficua attività sindacale del dipendente e per far cessare le rivendicazioni sindacali ha , quindi, adottato la misura dell’allontanamento dal posto di lavoro dimostrando il totale disprezzo per la vigente normativa italiana ed europea relativa alle politiche del lavoro.
Il Sig. Clemente assistito dall’Avvocato Massimo Taffuri dello studio Massimo Taffuri & partners ha prontamente impugnato il provvedimento di licenziamento chiedendo il reintegro .
Il Tribunale di Roma ha tuttavia sentenziato la propria incompetenza territoriale per il reintegro costringendo il lavoratore ad incardinare la causa a Berlino in Germania., la battaglia per il reintegro prosegue , quindi, a Berlino , dove il Sig. Clemente sarà difeso dall’Avvocato Dr. Massimo Taffuri e dall’Avvocato Dr. Sterzenbach Rechtsanwalt dello studio Blume & Asam, l’udienza è stata fissata per il giorno 8 ottobre dinanzi il tribunale del lavoro di Berlino.
La storia narrata apre una finestra inquietante sulle condizioni di lavoro in cui operano i dipendenti delle Rappresentanze Diplomatiche Estere e sulla assenza di tutele che li costringe spesso a rivolgersi alla Magistratura per ottenere l’applicazione dei diritti vigenti in Italia.
Tutto questo nel silenzio assoluto della politica e dei Ministeri competenti Lavoro ed Esteri che da anni si rifiutano di intervenire per risolvere il problema rappresentato.

Sergio Giangregorio

Direttore Responsabile magazine online Convincere. Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Perfezionato presso L’Università degli Studi Roma 3 in “Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale di primo e secondo livello“ Docente universitario a contratto in materie investigative con specifico expertise sulla sicurezza in aree urbane, sulle tecniche di intelligence e di peacekeeping. Esperto di comunicazione in situazioni estreme. Giornalista investigativo ed analista di intelligence, come Ghost writer ha elaborato numerosi studi strategici coprendo tutti i teatri di guerra dai balcani, al vicino oriente seguendo i conflitti in Afganistan, Iraq e nel nord-Africa. Presidente del Centro Europeo Orientamento e Studi – Ente morale di diritto privato per la difesa dei diritti civili. Direttore Scientifico dell'Istituto di Ricerca sui rischi geopolitici Triage Duepuntozero.

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