Politica

FERMATE IL MASSACRO!

Una nuova tragedia in Egitto: 37 detenuti del carcere di Abu Zaebal sono stati uccisi, i  corpi  delle vittime che si trovano per il momento al murtuario Zinhom, presentano ustioni ed evidenti segni di torture. Nonostante questo, il rapporto di morte riporta che sono casi di soffocamento con lacrimogeni. 

Questa storia ci fa ricordare la  tragedia di Rabaa, dove per poter seppellire le vittime, veniva chiesto alle loro famiglie di firmare un rapporto di morte dove è indicato che la vittima si è suicidata: insomma più di 5000 suicidi.

Certificato di morte
Certificato di morte
L’esercito egiziano non risparmia  nessuno, donne, bambini, anziani..  è diventato come una macchina che porta la morte in tutto il territorio egiziano e dove passa, lascia fiumi di sangue. 

Tutto quello che è accaduto e quello che sta ancora accadendo non è bastato per far muovere le istituzioni internazionali, tutti ZITTI: gli stessi paesi che fino a pochi anni fa, avevano come motto “portare la democrazia, la libertà e la giustizia in altri stati”. Mi domando: DOVE SONO FINITI ADESSO?? Oppure intervenire va contro i loro interessi.  

Speriamo che arrivi l’ora dove ognuno farà il suo dovere, da persona umana  per non dire di politica. 

La situazione in Egitto è molto critica. Non intervenire vuole dire aiutare la classe militare egiziana a sfinire il popolo  egiziano – STERMINARE OGNI PERSONA CHE VA CONTRO DI LORO O CHI VUOL DOCUMENTARE OGNI ACCADUTO  –  CHE DEMOCRAZIA?!!! 

Abbiamo video e foto che non possono essere descritti con le parole , e  per capire bisogna vederli.

[IL VIDEO ALLEGATO ALLA FINE DI QUESTO ARTICOLO CONTIENE IMMAGINI CRUDE ED IMPRESSIONANTI ADATTE ESCLUSIVAMENTE AD UN PUBBLICO ADULTO]. 

Per una volta cerchiamo la verità,  e per arrivare a questo dobbiamo tutti insieme lasciar perdere tutto quello che viene detto nelle TV, per evitare tutte le manipolazioni, tutte queste notizie e scenari ben studiati e ben fabbricati. Ascoltiamo direttamente dalla fonte e dopo,  noi sapremo la verità perché semplicemente abbiamo un cervello che ragiona.  

Un grazie dal cuore al fotografo IBRAHIM ELMASRY che mi ha autorizzato a mettere foto e video da lui ripresi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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