CIAO LEARCO
Quando ho saputo sabato che eri volato via ho capito quanto grande è stato il tuo coraggio di sognare una società migliore.
Sei stato un uomo delle Istituzioni in carne ed ossa, capace di ammettere le proprie imperfezioni, ed è per questo che ti abbiamo amato così tanto.
Non bisogna commettere l’errore di ricordarti come una personalità lontana dalla gente, in una prospettiva priva di vita vera.
Learco caro, anche ricoprendo incarichi di grande responsabilità hai resistito a questo stereotipo ed hai sempre condiviso con noi i tuoi dubbi, le tue paure, i tuoi calcoli ed insieme le tue vittorie.
Nessuno spegne mai il motore quando è in coda in galleria, perché è come riconoscere che l’attesa sarà lunga, è come rinunciare alla speranza, e tu non hai mai spento il motore ed hai avuto sempre la voglia di correre il rischio di vivere i sogni e le speranze di ciascuno e di tutti.
Oggi ti siamo venuti a salutare in tanti, con gli occhi lucidi, con l’orgoglio di aver percorso un po’ di strada insieme e con la commozione adulta di chi sa di aver perso l’amico con cui dividere tutto quello che succederà domani.
Grazie Learco per le tue parole dette e per quello che ci dici, ancora qui, senza più parole.