"L'ULTIMA ESTATE"
- Pubblicato in Libri
- Scritto da Sergio Giangregorio
Scrivere un libro è iniziare un viaggio, è navigare all’interno di se stessi, dentro la propria storia per aprire una finestra di emozioni sul mondo.
Scrivere un libro è iniziare un viaggio, è navigare all’interno di se stessi, dentro la propria storia per aprire una finestra di emozioni sul mondo.
Ideato nel 1959, ma pubblicato solamente quattro anni più tardi da Mondadori, “Un Amore” di Dino Buzzati è stato un romanzo “di rottura”, scandaloso per l’epoca. La trama, infatti, vede Antonio Dorigo, architetto milanese benestante alla soglia dei cinquant’anni, innamorarsi di una giovane ballerina della Scala, ma anche prostituta: Laide.
Libro d’esordio di Francesca Manfredi, classe 1988, “Un buon posto dove stare” è vincitore del “Premio Campiello Opera Prima 2017”.
L’autrice di Reggio Emilia non ci propone un romanzo “tradizionale”, ma una serie di racconti, che riescono a delineare la storia di tutti noi. Le undici storie, infatti, vedono come protagonisti single, coppie, famiglie, figli e genitori, anziani, giovani e bambini, ognuno alle prese con una nuova consapevolezza, che trapela dalle righe da cui è composta la narrazione. Nella ricerca di questa virtù, è la casa a diventare protagonista.
Sono certa che il più grande potere che la lettura abbia, sia quello di farci estraniare e di alienarci da ciò che ci succede intorno. Ho elaborato questo pensiero la prima volta che ho letto “Neve” di Maxence Fermine che ritengo, ad oggi, con cognizione di causa, il più bel libro che abbia mai letto.
“Neige”, in lingua originale, è un testo particolare, del quale non è semplice parlare. È una di quelle cose che non sono fatte per essere raccontate, ma per essere vissute, per essere toccate con mano, da vicino.
Costruito su un’alternanza ben pensata di narrazione “tradizionale” e haiku, componimento giapponese composto da tre versi per complessive diciassette more, il testo non fa riferimento al mondo giapponese solo per quanto riguarda la sua struttura, ma anche per quanto riguarda lo svolgimento della storia. Il protagonista è Yuko, giovane poeta nipponico, al quale viene demandato il compito di raccontare l’amore straordinario, ma lontano nel tempo, fra Soseki, pittore divenuto cieco, e Neve, ragazza bellissima dall’aspetto e dall’atteggiamento regale.
Ferragosto è passato e settembre è ormai alle porte, ciò significa che le vacanze sono finite ed è ora di tornare alle proprie occupazioni. Che siate ancora in vacanza o già dietro alle vostre scrivanie, credo di aver trovato il libro giusto per queste ultime serate estive.
Lo scritto in questione è “La felicità del cactus”, di Sarah Haywood. Preannunciato come l’esordio più atteso in Inghilterra, il romanzo parla di Susan Green, quarantacinquenne inglese maniaca del controllo, che a tratti ricorda l’Eleanor Oliphant di Gail Honeyman.