EUROCAMP
"Le opportunità dei nuovi fondi europei per le imprese e per il territorio", questa la tematica del convegno organizzato a Manfredonia il 27 ottobre 2018. Tutti i dettagli sulla locandina che pubblichiamo di seguito:
"Le opportunità dei nuovi fondi europei per le imprese e per il territorio", questa la tematica del convegno organizzato a Manfredonia il 27 ottobre 2018. Tutti i dettagli sulla locandina che pubblichiamo di seguito:
Si è svolta mercoledì 3 Ottobre 2018, dalle ore 10.00, presso il Grande Stupa di Merigar, ad Arcidosso, la cerimonia ufficiale per commemorare il Maestro Namkhai Norbu, che il 27 settembre scorso ha lasciato questa esistenza terrena.
Presenti alla cerimonia, oltre a centinaia di studenti e seguaci, provenienti da ogni parte del mondo, anche alcune Autorità locali: il Sindaco di Arcidosso, Jacopo Marini, il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi, che, in segno di rispetto e compartecipazione da parte della cittadinanza, ha fatto predisporre per la giornata odierna le bandiere a lutto, il Prefetto di Grosseto, Dott.ssa Cinzia Torraco, che il 10 settembre aveva conferito al Maestro Norbu l’Onorificenza Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il Sindaco di Seggiano, Gianpiero Secco, e il Sindaco di Castel del Piano, Claudio Franci.
Publio Terenzio Afro, autore spesso considerato dai suoi contemporanei “troppo moderno”, ha scritto sei commedie “palliate” ispirate ad un modello greco, diversamente dalle “togate” di ambientazione romana, operando una vera e propria riforma nell’ambito di questo genere, inserendovi nuovi contenuti ideologici ed attingendo dalla “NEA”, la commedia nuova ellenica di cui Menandro è l’esponente più noto. La carriera drammaturgica di Terenzio, non fu certo facile come quella di Plauto, forse perché nella sua opera non troviamo l’esuberanza, le acrobazie verbali, i giochi di parole del sarsinate. Terenzio, infatti, usa uno stile ed un linguaggio sobrio, naturale, all’insegna della compostezza e della semplicità evitando espressioni popolari e volgari, in omaggio forse all’esigenza di equilibrio e di raffinatezza che egli mutuava dal sofisticato circolo scipionico di cui faceva parte. Anche la “contaminatio” è usata da Terenzio in maniera diversa dagli altri autori latini, non ibridando una commedia con una mescolanza di varie commedie greche, ma inserendo una intera scena desunta da altri drammi all’interno di una sola commedia greca usata come modello. Nel Teatro “naturalistico” di Terenzio troviamo una suspense nuova.
Il mito di Apollo e Dafne è la storia di un amore mai realizzato, ma anche di un paradosso: proprio il dio protettore delle arti mediche non riesce a trovare un farmaco per la ferita infertagli da Eros; proprio il nume che conosce presente, passato e futuro, lascia che la sua mente onniveggente sia offuscata dalla tenace passione per la bellissima Dafne, figlia del fiume Peneo e di Gea.
Apollo, nel vederla, se ne innamora, ma la fanciulla, nel vedere il dio, fugge ed egli la invoca …
Enza Pagliara & Dario Muci, due tra le voci più intense del Tacco d’Italia, da lungo tempo protagonisti di percorsi artistici di alto profilo, ripropongono canti dimenticati, raccolti da loro stessi dalla voce viva dei cantori del Salento.
Li incarnano e li impastano coi tempi e le storie che vivono, svelando la vitalità del passato sullo sfondo del presente. Un repertorio di canti tradizionali per voci, tamburelli e chitarra che unisce la ricerca alla riproposta, il femminile al maschile.
Nella mitologia greca, la Pizia era l’eletta sacerdotessa del dio Apollo. La vestale, prossima alla morte, non si fa scrupolo di dire le cose come stanno realmente: i suoi vaticini, quelli a cui i Greci credevano ciecamente, in realtà sono stati solo frutto del caso.
Ed è sempre per caso che le profezie inventate, se ci credi, diventano profezie che si autoavverano… Alla fine tutti i personaggi coinvolti fingono di non sapere come siano andate le cose, ma intravedono tutti la stessa verità nella profezia di Pannychis. E lei, sorpresa più degli altri, comprende che paradossalmente l’unica verità è proprio la sua: quella nata da una menzogna inverosimile che ha condizionato secoli di vicende umane.
Andrà in scena al Teatro Abarico in Via dei Sabelli 116 - Roma il 16 e 17 Maggio alle ore 21 "Ero e Leandro: ask me no more"di Alma Daddario. Per la regia di Mariagiovanna Rosati Hansen e coreografie Umberto Bianchi con Silvia Siravo e i danzatori Carlotta Bruni & Luca Piomponi. Scene e costumi ACCADEMIASTUDIO.
Grazie alle promesse mantenute dalle amiche di Rieti, grazie alla disponibilità e alla condivisione della Libreria Mondadori...... tra una settimana parlerò del mio romanzo anche di fronte a questa nuova platea.