Cultura

Perché il calendario dei Carabinieri è ancora importante?

Scrittura e arte: abilità capaci allo stesso modo di farci emozionare, riflettere e viaggiare in mondi immaginari e inaspettati. 

È proprio a questa speciale vena narrativa che si rivolge il prezioso calendario dell’Arma dei Carabinieri 2020, che vede una collaborazione inedita e straordinaria tra Margaret Mazzantini e Mimmo Paladino, famosissimo esponente della Transavanguardia Italiana.

Divenuto ormai simbolo della tradizione italiana (basti pensare che la prima edizione risale al 1928 e che la tiratura da anni supera il milione di copie), già dalla copertina l’almanacco si presenta come un oggetto di valore e prestigio, non solo dal punto di vista cromatico, ma anche simbolico. Certamente il color oro, che strizza l’occhio ai mosaici ravennati, impreziosisce e risulta di grande impatto, ma è anche palese riferimento alla Medaglia d’oro al Valor Militare consegnata alla Bandiera dell’Arma il 5 giugno 1920.

I temi di quest’anno sembrano essere la passione e la dedizione, valori che sono stati ben rappresentati dai due artisti scelti per il progetto di quest’anno, e che vanno a combaciare con l’eroismo quotidiano con il quale i Carabinieri dispiegano la propria forza sul territorio nazionale. Le tele oniriche di Mimmo Paladino si incontrano con la scrittura impetuosa e travolgente di Margaret Mazzantini, regalandoci un bell’esempio di narrativa illustrata, una raccolta di storie, volta a sottolineare l’impegno sociale col quale i Carabinieri, ogni giorno, esercitano la loro funzione. 

E’ giusto ricordare che, sino al 6 gennaio 2020, presso il museo Mart di Rovereto, saranno in esposizione le tele di Mimmo Paladino usate per il calendario, in una mostra intitolata “Eroi del quotidiano”.

Francesca Bortoluzzi

Classe 1994, nata a Belluno. Studentessa d'arte a Trento e grande appassionata di musica, soprattutto elettronica. Scrive da anni per vari media, nella perenne ricerca di nuovi stimoli e sensazioni.

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