FOOD ART: QUANDO IL CIBO DIVENTA UN’OPERA D’ARTE
Il connubio tra cibo ed arte è sempre esistito, dalle famose nature morte alla più moderna Pop Art, oggi si arricchisce di una nuova interpretazione: la Food Art.
Per Samantha Lee, casalinga e abile cuoca malese, mamma di due bambine, questo processo artistico è nato per gioco quando, circa quattro anni fa, per rallegrare i pasti di sua figlia, ha iniziato a realizzare coloratissimi piatti.
Ora crea personaggi dei cartoni, celebrità, animali e paesaggi conosciuti, utilizzando prodotti locali, possibilmente freschi. È anche molto attenta a ridurre al minimo lo spreco di cibo.
La food artist, ha preso spunto dal piatto Bento della tradizione giapponese, un vassoio adibito a servire un pasto confezionato come un’opera d’arte che studia la combinazione di colori dei cibi, la maniera di porli e le decorazioni della scatola o del fazzoletto che li avvolge.
Nel pranzo Bento, troviamo una base di riso con pesce o carne, verdure e altri tipi di cibo che variano a seconda della stagione.
Nelle opere di Samantha si aggiungono le decorazioni scenografiche con le alghe, con basi di pane, nutella, frutta e cereali.
I suoi attrezzi sono semplici strumenti, coltelli, forbici e stuzzicadenti.
Prima di mettere un’idea nel piatto, realizza uno schizzo del disegno che vuole raffigurare e annota gli ingredienti che intende utilizzare.
Hello Kitti è stato il primo piatto che ha inventato, poi a seguire tutti gli altri personaggi: Fred e Wilma Flinstone, Harry Potter, la Principessa Leila, Edward mani di forbice,Catwman, Michael Jackson e tantissimi altri.
Poi ci sono le interpretazioni personali che prendono spunto dalla fantasia, dai personaggi delle favole, dalla storia.
Il suo successo, oltre che in casa è sul web, è seguita su instagram da oltre 700 mila followers ed è in continua crescita, ed ama condividere le proprie creazioni anche su facebook e sul suo sito www.leesamantha.com
“sono sempre felice di ispirare altre mamme per creare cibo carino per i loro figli. Non deve essere fatto ogni giorno, basta provare qualche volta….”
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