Criminologia

TUTTI INSIEME CRIMINALMENTE – IN VIAGGIO CON PERSONALITA’ MULTIPLE

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, il DSM, il disturbo dissociativo dell’identità (o disturbo di personalità multipla) è “un processo mentale che provoca una mancata connessione tra pensieri, ricordi, sentimenti, azioni o il senso di identità di una persona”. In altre parole ci troviamo davanti ad un disturbo psicologico che porta i soggetti a comportarsi come se la propria mente fosse abitata da due o più personalità completamente diverse tra loro, spesso e volentieri in conflitto e capaci di prendere il controllo dei comportamenti.

Due personalità… Fin qui sembra tutto alquanto controllabile, ma cosa succederebbe se le personalità diverse diventassero ben ventiquattro?

Questa è la storia del caso più celebre riguardante tale disturbo, il caso di William Stanley Milligan, detto Billy che colpevole di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie, fu assolto per infermità mentale alla fine degli anni settanta. Il caso è diventato di rilevante importanza nella storia giudiziaria perché per la prima volta una persona affetta da disturbo di personalità multipla, fino ad allora considerato una nevrosi e non una psicosi, fu assolto per infermità mentale.

I primi sintomi si manifestarono in Billy all’età di quattro anni quando venne allo scoperto la prima personalità e a nove anni, in seguito alle violenze del patrigno, la sua mente si scisse in 24 diverse identità. Tuttavia Billy non aveva coscienza di nessuna di esse poiché avvertiva soltanto vuoti di memoria e sentiva voci, restando del tutto inconsapevole dei momenti vissuti e delle azioni compiute dalle altre personalità.

Venne ricoverato per la prima volta nell’ospedale psichiatrico Columbus State Children’s Hospital a quindici anni, dove il dottor Harold Brown gli diagnosticò una “nevrosi isterica con aspetti passivo-aggressivi”. Dimesso dopo soli tre mesi e costretto a vivere in un perpetuo stato di confusione, Billy tentò il suicidio provando a lanciarsi dal tetto della scuola ma in quell’occasione una delle personalità, denominata Ragen, prese il controllo della sua mente e gli impedì di uccidersi.
Da quel momento Billy fu confinato nella sua stessa mente dalle sue personalità “dominanti” che così impedivano nuovi tentativi di suicidio e la sua vita sociale e quotidiana veniva vissuta dalle varie personalità presenti in lui.

Un giorno Billy si trova a casa e sul tavolo trova delle bollette da pagare. La personalità presente è di nuovo Ragen il quale, analizzando il problema, decide che la soluzione più semplice è seguire una ragazza, minacciarla con una pistola, prenderle i soldi e scappare. Purtroppo le cose non vanno come previste. Mentre Ragen sta mettendo in atto il suo piano, il controllo di Billy viene preso da un’altra personalità: Adalana. Omosessuale e bisognosa d’amore, Adalana violenta tre ragazze e poi torna a casa come se nulla fosse. Le giovani donne successivamente forniscono un  preciso identikit alle autorità, attraverso le foto segnaletiche riconoscono il loro aguzzino e le impronte digitali incastrano Billy.
Durante l’interrogatorio, ovviamente Billy nega ma non sembra come i classici malviventi che negano anche davanti all’evidenza, lui è realmente sconvolto.
Si aggiungono cose strane al pacchetto: riesce a sfilarsi le manette come un prestigiatore, senza rendersene conto, si sfila la camicia di forza e la usa come cuscino come fosse un bambino e riesce a rompere i lavandini della cella colpendoli come un pugile esperto.

Billy Milligan viene incriminato per aver sequestrato, stuprato e aggredito a mano armata due prostitute giorno 8 luglio 1972.  A queste accuse si aggiungono furto  di stupefacenti in una farmacia e aggressione e  rapina a mano armata a danno diverse vittime nelle piazzole di sosta delle contee di Fairfield e Hocking nel gennaio 1975.

Le stranezze furono meglio notate durante la preparazione della difesa: ogni volta che veniva interrogato, Billy sembrava essere una persona diversa; adesso fragile, insicuro e sull’orlo di una crisi di pianto e adesso arrogante, risoluto e apatico. Finalmente gli venne diagnosticato il disturbo di personalità multipla, fatto che permise ai suoi avvocati, Gary Schweickart e Judy Stevenson, di costruire l’intera difesa sull’infermità mentale.

A partire dal 16 marzo 1978 Billy Milligan fu internato all’ospedale psichiatrico Harding Hospital situato a Worthington in Ohio, sotto le cure del dottor George Harding il quale riuscì a convincere le varie personalità a “tenere sveglio” Billy per tentare un processo di “fusione” permettendo così ad esse di comunicare tra loro mentre Billy era sveglio e ricordare tutte le attività, gli spostamenti e i pensieri.

L’esperimento del dott. Harding ebbe successo grazie a tutte le personalità di Billy che si dimostrarono collaborative e decise a riabilitarlo per fargli riacquistare credito presso la società. Durante la permanenza all’ospedale psichiatrico emersero altre identità, denominate “gli indesiderabili”, tenute sotto silenzio dalle personalità dominanti, ma decise ad uscire allo scoperto.

La differenziazione tra personalità “approvate” e “indesiderabili” era dovuta a seguito di un codice comportamentale che le varie identità si erano autoimposte. Chi sgarrava, era bandito dall’esterno. Le regole principali erano cinque:

    1. Non mentire.

    2. Proteggere le donne e i bambini.

    3. Osservare la castità.

    4. Mantenersi intellettualmente attivi.

    5. Non violare la proprietà delle altre personalità.

Le dieci personalità approvate Billy Milligan erano:

    1. William Stanley Milligan, 26 anni. È l’identità originale. Dato che quando pensa di aver fatto qualcosa di male tenta di suicidarsi, le personalità dominanti lo tengono costantemente addormentato.

    2. Arthur, 22 anni. Londinese, con un forte accento britannico. È una delle due personalità dominanti (l’altra è Ragen) ed è quella che decide chi può “emergere” a seconda della situazione. Studia medicina ed ematologia. Legge e scrive perfettamente l’arabo.

    3. Ragen Vadascovinich, 23 anni. Jugoslavo. Autodefinitosi “il guardiano della rabbia”. Ha un forte accento slavo, proprio degli abitanti dell’Europa dell’Est. Parla perfettamente serbo-croato. Esperto di arti marziali. Avendo una personalità violenta, è l’unica autorizzata ad usare le armi ed è la personalità addetta a proteggere le altre identità e occuparsi del loro sostentamento; per questo rapina banche e lavora come “protettore” dei traffici di stupefacenti e di armi. Mostra spesso una forza incredibile grazie alla sua capacità di controllare e concentrare l’adrenalina e la tiroide. Daltonico. Fervido comunista.

    4. Allen, 18 anni. Detto il manipolatore. Suona la batteria e dipinge ritratti. Identità addetta all’interazione sociale. Unica identità a fumare sigarette.

    5. Tommy, 16 anni. Esperto di elettronica e mago della fuga. Prende il controllo quando Billy è stretto da corde, manette e camicie di forza, grazie alla sua capacità di controllare i muscoli e le ossa delle mani.

    6. Danny, 14 anni. Ha la fobia per gli uomini (era l’identità che emergeva durante gli abusi sessuali di Chalmer, il patrigno di Billy, subendoli al suo posto) e quella per la terra (nata quando Chalmer costrinse Billy a scavarsi una fossa per poi seppellirlo vivo). Dipinge esclusivamente nature morte.

    7. David, 8 anni. Il guardiano del dolore. Viene fatto emergere da Arthur quando a Billy viene fatto del male, così da fargli “assorbire” tutto il dolore e risparmiarlo agli altri. È la personalità che per prima rompe il patto stretto tra le varie personalità rivelando la loro esistenza agli psichiatri.

    8. Christene, 3 anni. Chiamata la bambina dell’angolo. Prima personalità ad emergere quando Billy aveva quattro anni. Disegna fiori e farfalle per mostrarli al fratello Christopher. Dislessica.

    9. Christopher, 13 anni. Fratello di Christene.

    10. Adalana, 19 anni. Lesbica, timida e poeta. È la personalità che commette materialmente gli stupri. Quando Arthur lo scopre, la bandisce relegandola tra gli indesiderabili.

 Come accennato, gli indesiderabili erano le personalità bandite da Arthur poiché giudicate pericolose per la libertà e la sopravvivenza delle altre e sono:

    11. Philip, 20 anni. Criminale di Brooklyn. Spaccia e assume droga di ogni tipo. È l’esecutore dei pestaggi nelle piazzole di sosta delle contee di Fairfield e Hocking.

    12. Kevin, 20 anni. Al pari di Philip, spaccia e assume droga. È quello che organizza il furto di stupefacenti alla farmacia. Viene tolto dalla cerchia degli indesiderabili poiché l’unico, assieme a Ragen, ad opporre resistenza ai maltrattamenti inflitti a Billy.

    13. Walter, 22 anni. Australiano. Cacciatore. Viene bandito da Arthur perché uccide un corvo nel bosco, violando così la regola minore di non uccidere animali.

    14. April, 19 anni. Di Boston. Ha un unico pensiero fisso: torturare e uccidere il padre di Billy, Chalmer Milligan, vendicandosi. Per questo suo desiderio di vendetta viene bandita.

    15. Samuel, 18 anni. Ebreo. È l’unico religioso. Viene bandito da Arthur perché infrange la quinta regola comportamentale vendendo dei quadri firmati dalle altre personalità.

    16. Mark, 16 anni. Addetto ai lavori manuali.

    17. Steve, 21 anni. Identità burlona. È convinto di essere la personalità centrale e considera tutte le altre identità pure invenzioni della sua fantasia.

    18. Lee, 20 anni. Eccessivamente socievole ed invadente. Viene bandito poiché finiva col crearsi inimicizie e guai.

    19. Jason, 13 anni. È la valvola di sfogo poiché attraverso i suoi pianti, grida e crisi isteriche vengono scaricate le tensioni interne accumulate da Billy.

    20. Robert, 17 anni. Sogna di fare l’attore. Durante il periodo di detenzione, inizia uno sciopero della fame e ritenuto pericoloso per la salute di Billy, viene bandito.

    21. Shawn, 4 anni. Sordo. Emette un ronzio con la bocca per sentire le vibrazioni nella testa.

    22. Martin, 19 anni. Viene da New York. Bandito perché sbruffone, superficiale e snob.

    23. Timothy, 15 anni. Chiamato familiarmente Timmy. Ha lavorato presso un fioraio e quando il proprietario omossessuale del negozio gli ha fatto delle avances, è fuggito via spaventato.

    24. Il Maestro, 26 anni. La fusione di tutte le personalità, i talenti e i ricordi di ognuna di esse. Risultato della terapia del dott. Harding. È il vero Billy Milligan.

 Il disturbo dissociativo dell’identità è talmente misterioso da risultare allo stesso tempo affascinante e inquietante. Nella letteratura e nel cinema troviamo molte opere ispirate a questa condizione. Da Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde a Psyco. Ovviamente l’opera che ha saputo più di tutte affrontare l’argomento è la biografia di Billy Milligan scritta da Daniel Keyes (a cui questo articolo si ispira) e intitolata Una stanza piena di gente, da cui verrà appunto tratto il film The Crowded Room con protagonista Leonardo Di Caprio.

Che dire? Non si può veramente conoscere qualcuno fino in fondo…

Dott. Dariush Rahiminia

 

Fonti:

Daniel Keyes, Una stanza piena di gente, Milano, Editrice Nord, 2009.

American Psychiatric Association, DSM-5, Raffello Cortina Editore, 2014

http://www.wired.it/play/cinema/2016/01/21/era-billy-milligan-luomo-dalle-24-personalita-diverse-stregato-dicaprio/

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