Comunicazione

WhatsApp attiva la crittografia end-to-end: cosa significa, guida alla verifica

WhatsApp ha attivato la crittografia end-to-end per un miliardo di utenti. Jan Koum e Brian Acton, i fondatori di WhatsApphanno annunciato l’introduzione della crittografia end-to-end per tutte le comunicazioni possibili attraverso la propria piattaforma: messaggi, foto, video, messaggi vocali, documenti e chiamate. Si tratta di un cambiamento importante che permetterà agli utilizzatori di uno dei servizi di messaggistica più utilizzati al mondo, di mantenere la massima riservatezza sui propri dati personali evitando la raccolta di informazioni sensibili riguardanti l’utente o l’utilizzo che fa del servizio.

 Fonte: http://it.ibtimes.com/ di Marco Serra

WhatsApp, infatti, così come altri grande aziende che difatto sono in possesso dei dati più intimi dei propri clienti, hanno il dovere di tutelare la privacy di questi a prescindere da chi chieda l’accesso ai contenuti. Ed il recente caso che ha visto contrapporsi Apple e FBI lo dimostra. La crittografia end-to-end di WhatsApp è disponibile solo sulle più recenti versioni dell’applicazione ed assicura che solo i due interlocutori possano leggere ciò che viene inviato. Senza nessun intermediario:nemmeno WhatsApp.

Ciò avviene perché i messaggi sono protetti con un lucchetto, la cui speciale chiave è in possesso solo del mittente e del destinatario del messaggio. Una chiave univoca, differente per ogni messaggio o contenuto inviato, che sempre e solo mittente e destinatario sono in grado di decifrare. E tutto questoavviene automaticamente: non c’è bisogno di attivare alcuna impostazione o creare speciali chat segrete per proteggere i messaggi. L’unica informazione visualizzata da WhatsApp è il seguente messaggio nelle chat:

“I messaggi che invii in questa chat e le chiamate sono ora protetti con la crittografia end-to-end”. Un pop up contraddistinto dalla colorazione gialla che se cliccato permette di saperne di più su questo tipo di crittografia e di verificarne il reale funzionamento attraverso la scansione di un codice QR. Come? Ecco una guida per i passaggi da seguire per ogni chat:

PRIMO STEP: Fate click sul messaggio di colore giallo e dal menu apertosi selezionare conferma.

ECONDO STEP: Il dispositivo restituirà sullo schermo un QR Code che il contatto della chat dovrà scannerizzare a patto di trovarsi vicino a noi. Si potrà anche effettuare uno screenshot da mandare al contatto per farlo scannerizzare, utilizzando ad esempio la fotocamera dello smartphone e l’immagine visualizzata da desktop con WhatsApp Web.

TERZO STEP. Fatto eseguire lo scan del codice all’interlocutore, anche noi dovremo fare lo stesso con il suo QR Code.

ATTENZIONE: Se i due contatti non sono vicini tra loro, non possono scannerizzare a vicenda il QR Code o non possono fare uno screen è possibile confrontare la stringa di numeri visibile sotto al codice a barre tridimensionale che dovrebbe essere uguale su entrambi i dispositivi.

Questi passaggi servono solo per verificare il perfetto funzionamento della crittografia che di default, lo ricordiamo, si attiva automaticamente. Coloro che, invece, non vedono ancora il messaggio che li avvisa che in questa chat e le chiamate sono ora protette e sono in possesso dell’ultima versione diWhatsApp, potranno selezionare il contatto di loro interesse, avviare una conversazione, fare click sul nome del contatto e dalle opzioni mostrate assicurarsi che sia presente la voce “crittografia”.

Selezionandola è possibile, infine, verificare il perfetto funzionamento della crittografia attraverso il QR Code. WhatsApp, dunque, accorcia le distanze con i suoi competitor più famosi: Telegram fra tutti, che da sempre ha utilizzato questa crittografia, anche se continuerà a raccogliere una serie di dati,descritti nelle avvertenze legali, come i numeri di telefono di ogni singola chat e della rubrica intera, così come anche data e ora dei messaggi scambiati. Ai più sbadati va ricordato, inoltre, che vengono mantenute copie di backup delle chat sui rispettivi dispositivi.

 

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