GUARIRE SORRIDENDO

Da tempo si è scoperto che molti problemi di salute sarebbero causati da malattie psicosomatiche collegate allo stress, alle emozioni negative, alla depressione ed al costante pensiero che la propria vita è un bicchiere mezzo pieno.
Anni fa, alcuni scienziati hanno scoperto che i muscoli utilizzati per assumere espressioni serie sono molti di più di quelli adoperati per ridere, come a dire che l’uomo è portato naturalmente più a ridere che ad essere imbronciato, e c’è di più, hanno provato che ridere fa bene.
Del resto, un vecchio detto recita “il riso fa buon sangue” e citando Ippocrate e Galeno “… chi è musone, triste, depresso, non riesce a tener lontane le malattie”.
È su queste verità che si basa il principio curativo della comicoterapia. La risata ha un effetto positivo nel corpo, tale da innescare processi chimici fisiologici che favoriscono il processo di guarigione, provocando una maggiore secrezione delle catecolamine, gli analgesici naturali del nostro corpo.
Insomma, non c’è dubbio che dopo una risata, l’essere umano sta meglio, è più rilassato.
Il primo caso documentato che ha dimostrato l’effetto positivo della comicoterapia fu quello di un noto giornalista, Norman Cousin, che si ammalò, per il grande stress, di spondilite anchilosante, una malattia che porta alla paralisi progressiva delle articolazioni fino alla morte. La medicina tradizionale non produceva effetti, così lui, conscio del fatto che le emozioni negative peggiorano gli effetti della malattia, dedusse che le emozioni positive non potevano che favorire la guarigione. Si affidò, quindi, ad una terapia davvero innovativa, tre/quattro ore al giorno di film comici e 25 gr di vitamina C per evitare il rischio di infezioni.
Nel giro di un anno guarì.
Nel corso degli anni la psicosomatica ha studiato il legame tra le emozioni e le malattie, stabilendo che le sofferenze della vita sono simili alle ferite della pelle non cicatrizzate e si ripercuotono sul nostro organismo rendendolo più debole.
La comicoterapia diventa famosa con il film “Patch Adams”, la vera storia di un medico interpretato da Robin Williams. Hunter Doherty “Patch” Adams capì che realizzare i sogni dei malati e farli ridere aumentava l’emissione di endorfine, accelerandone la guarigione. I malati reagivano bene alla comicità, perché la risata rilassava, allentava la paura e rendeva la degenza in ospedale meno negativa. Fu così che inventò la figura del medico clown e fondò un suo ospedale.
Il clown dottore è un operatore socio-sanitario, formato appositamente per applicare la gelotologia (disciplina che studia il fenomeno del ridere dal punto di vista terapeutico) nelle strutture ospedaliere. Utilizza la comicità, l’improvvisazione teatrale, la musica, per sdrammatizzare le pratiche sanitarie e modificare le emozioni negative in positivo verso il sorriso, il coraggio e la speranza.
Il clown dottore si rivolge non solo al malato, ma a tutta la sua famiglia ed al personale sanitario, facendo dell’interno reparto l’obiettivo della terapia.
Dal 1995 i clown dottori sono presenti anche in Italia e sono diventati un’importante realtà soprattutto nei reparti di pediatria. Lo scopo è quello di riportare il bambino nella sua condizione naturale di normalità, l’allegria.
Ridere agisce positivamente sia a livello psicologico che fisico, favorisce la respirazione, è una ginnastica fisica mentale e psicologica, si muovono le fasce muscolari più profonde provocando un automassaggio rilassante nella pancia. Ridere calma il dolore perché distrae l’attenzione su di esso e porta una calma temporanea.
Ridere è la medicina più sana, naturale ed economica per vivere meglio…… e più a lungo.
(immagine tratta da www.corrieredinovara.com)
© RIPRODUZIONE RISERVATA