BOHEMIAN RHAPSODY
Ieri sera ho visto “Bohemian Rhapsody” al cinema.
Primissima impressione: un coinvolgimento estremo con e per le musiche. Adesso, a mente fredda, riconosco un bel po’ di imprecisioni nella storia della band che, ammetto, mi sono andata a riguardare su internet perché non ne ero sicura. Assodate le imprecisioni, mi sono detta che in tanti film ci sono delle imprecisioni. Che, forse, a volte, e soprattutto in questo caso, servono solo a portare avanti una sceneggiatura scritta per un film e non per un documentario.
Avrei comunque evitato delle facce a guisa di parodia, non so se volute, e avrei dispensato meno zucchero: non penso che serva a nessuno sapere se Freddie abbia veramente fatto outing con la famiglia. Creare volutamente un’emozione non serviva. Freddie bastava, con le musiche, le note, il timbro della voce. L’infrangere le convenzioni, il credere in quel che si è sempre sognato, la caparbietà e la solidità della band che, ad essere sinceri, si è divisa per circa un anno e non per litigi.
Lo so, sto scrivendo delle critiche, ma mentre scrivo canticchio e batto i piedi per terra e mi dispiace non poter battere anche le mani perché sto calcando i tasti… e We will rock you mi sta trapanando le orecchie. No, questo film non è un capolavoro. Questo film è… un film, appunto. Il mito di Freddie, e dei Queen, non ha bisogno di un film. Al cinema si canticchiava sottovoce, si battevano le mani e sembrava di essere al Live Aid, con il rammarico di non esserci stati veramente, almeno io.
Dunque, dunque, conclusioni? Cosa devo concludere? Prendendo delle singole scene, ammetto che qualcosa non mi è piaciuto, ma… ma… ma… nonostante i dentoni del bravissimo attore protagonista, io mi sono commossa e gasata e cavolo… che peccato non essere stata presente al concerto. A quel concerto. Lo show deve continuare, è vero, ma sempre con un po’ di musica di sottofondo e quella dei Queen è magica. Bohemian Rhapsody è da vedere, anche solo per criticarlo, ma io mi sono commossa. Ho cantato. Ho apprezzato la voglia di lottare. e mi sarei anche alzata in piedi con il pugno al cielo. Ecco!