Cultura

Ballando ballando con Oxa…

La serata di ballo del sabato sera televisivo si arricchisce quest’anno della presenza di un artista che, fuori dalle regole, prova a trasferire suggestioni agli spettatori.

 Le chiacchiere, le polemiche intorno alla sig.ra Oxa perché suscitano tanto clamore? Perché non si accetta il carattere professionale di chi, essendo già bravo, si mette in gioco con regole fisse e giuria? È forse la diversità con cui si esprime, rispetto al restante corpo di allievi ballerini, che dà fastidio? O non fa parte del gioco e rende la visione da parte del telespettatore meno monotona?

Oppure è il gioco stesso che cambia e subiamo tutti l’inganno di una polemica pilotata?

Chi conosce la danza sa che, come ogni disciplina, ha le sue regole, fondamentali per la nascita di un futuro ballerino, che però potrà brillare come una “etoile” solo se la tecnica sarà il mezzo per liberare un’interiorità nella sua rappresentazione, e se sarà capace di trasmetterla a chi lo osserva.

E allora questa signora, forse non simpaticissima, ma capace di esprimere il ballo “a modo suo”, perché suscita tante ostilità? La giuria così “sensibile” può fare il proprio lavoro, può giudicare, valutare e infine votare.

L’importante è sapere quello che si vota, la simpatia o la capacità di ballare, l’uniformità o la capacità di esprimere la performance richiesta.

Anna Oxa ci emoziona, ci ipnotizza, ci fa sognare, ma la televisione ha le sue regole (vere o false che siano) e come sempre, è il risultato che conta.

 

 

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