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I ladri di appartamento e Facebook

Incredibile ma vero, la tecnologia al servizio dei birbaccioni!

In Inghilterra, la società “Credit Sesame”, forse allarmata da un’insolita idolatria mostrata da parte di vari furfanti verso i Social Networks, ha fatto un simpatico sondaggio intervistando alcuni ex ladri, e quello che è emerso è davvero meritevole di interesse da parte dei Criminologi.

 

L’abitudine degli utenti dei Social Networks, (soprattutto quelli più distratti o meno avvezzi al loro uso) di condividere le immagini scattate qua e la, aggiungendo spesso la posizione dove ci troviamo nel momento dello scatto, è ormai un fatto quasi endemico, ma questa pratica si sta rivelando alquanto pericolosa!

Come in una sorta di palingenesi, i ladri si sono fatti più scaltri. Ultimamente si è scoperto che utilizzano Facebook, Twitter o altri Social Networks, per individuare le abitazioni con i proprietari assenti.

Il 78%, dice il sondaggio, utilizza i Social Networks per ricercare bersagli papabili, non solo, ma l’80% si serve di Google Maps per vedere bene la casa, sia per capire se è di loro interesse, sia per studiare bene le vie di fuga dopo il colpo! Sembra un dato assurdo, ma circa il 15% delle persone (dato americano ma ritengo anche verosimilmente nostrano), usa regolarmente i Social Networks, per informare gli amici (e i ladri) quando lasciano la loro abitazione: “ …e da oggi 15 giorni di mareeee!!!” o ancora “…e adesso due ore di palestra non me le toglie nessuno!!!!” I ladri felici, ringraziano!

Nel rilevamento si parla poi di altri particolari, ad esempio, secondo gli ex ladri intervistati, l’80 dei primi tentativi di entrare in una casa hanno esito negativo e il 78% di questi gentiluomini, ha dichiarato di rinunciare in presenza di un semplice sistema d’allarme.

Un’altra informazione importante è quella secondo la quale i topi di appartamento, impiegano solo due minuti per entrare in una casa e vi si trattengono per circa dieci minuti, sufficienti per portare via un bottino, in media, di almeno 500 euro.

E allora cosa fare? Vi propongo alcuni consigli, per fronteggiare questa emergente Community o ecumene del furto:

  • Mettete in sicurezza il vostro profilo nei Social Networks, limitando ai soli amici (intesi come quelli che sono già inclusi tra le vostre amicizie virtuali) di poter vedere il vostro stato e i vostri commenti
  • Evitate commenti sui Social Networks, che riguardano i vostri spostamenti brevi o lunghi che siano;
  • Eliminate, dalle impostazioni dei Social Netwoks, l’opzione che determina in modo automatico la vostra posizione sulle foto e sui vostri commenti ed evitate di dichiararla quando le inserite, nonostante il sistema ve lo proponga
  • Controllate bene a chi date l’amicizia sui Social Networks, valutando attentamente sardoniche richieste di amicizia di inopinati amici che potrebbero rivelarsi informatori dei ladri
  • Non pubblicate foto dalle quali si possano vedere oggetti preziosi che avete in casa (classica argenteria nella vetrina del salotto dove avete scattato una foto al vostro cane o quadri d’autore appesi alle pareti!)
  • Fotografate i vostri oggetti di valore per una malaugurata necessità di ricerca a seguito di furto;
  • Non nascondete la chiave di casa nelle pertinenze della stessa, i ladri lo sanno ed è la prima cosa che cercano!

Infine vorrei ricordare a tutti che riprendere la sana abitudine di dialogare con i vicini, oltre ad assicurare un vicendevole sguardo alle rispettive case in caso di assenza, resta sempre il miglior deterrente nonché un ineffabile esempio di patrimonio sociale!

*Dott. Francesco Caccetta Luogotenente dei Carabinieri, laureato in Scienze per l’investigazione e la sicurezza, Grafologo della consulenza peritale, Master in Criminologia e tecniche investigative avanzate.

Francesco Caccetta

Criminologo; Ufficiale R.Str.E. dei Carabinieri; Laureato con lode in Laurea Magistrale in Ricerca Sociale per la sicurezza interna ed esterna, Laureato con lode in Scienze per l’investigazione e la Sicurezza; Master in Antropologia Filosofica, Criminologia e Tecniche Investigative Avanzate; grafologo della consulenza peritale. Autore del libro sul Controllo del Vicinato "L'occasione fa bene al ladro".

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