TOMMASO DI FAZIO NUOVO PRESIDENTE C.I.U.
L’Ing. Tommaso di Fazio guiderà il futuro della C.I.U.
E’ stato eletto alla guida del Sindacato dei Quadri Italiani Pubblici e Privati, con voto unanime, dai componenti dell’Assemblea Nazionale e resterà in carica per i prossimi 5 anni. Per Di Fazio si tratta di un impegno importante di fronte alla crisi e alle grandi sfide che attendono il sistema produttivo Italiano.
L’Ing. Di Fazio, dopo una brillante carriera manageriale all’Enel con significative responsabilità all’estero, ha declinato le proprie competenze all’interno della Confederazione sindacale CIU a cui era iscritto da oltre due decenni, ricoprendo ruoli della massima importanza fino ad essere eletto nel giugno 2014 Vice Presidente Vicario.
Ringrazio tutti i Consiglieri Nazionali – ha dichiarato il Presidente Di Fazio – che hanno espresso la loro fiducia votandomi con le differenze ed il dibattito propositivo che distingue la democrazia compiuta all’interno della CIU. A loro ed a tutti gli iscritti chiedo di starmi vicino con il sostegno, le proposte ed i consigli che non vorranno farmi mancare, con l’augurio di un futuro, per il nostro sindacato, di soli successi e di una attività fattiva, aggregativa e soprattutto rappresentativa.
La Giunta Esecutiva Confederale C.I.U. nella riunione successiva all’Assemblea Nazionale ha nominato il Dott. Giuliano Veronese , Vice Presidente Vicario, l’Avvocato Flora Golino, Vice Presidente, il Dott. Leonardo Terra, Vice Presidente, inoltre con indicazione unanime sono stati cooptati nella stessa Giunta il Dott. Franco Notarrigo ed il Dott. Piero Di Tullio.
A margine della seduta assembleare il Dirigente Confederale Notarrigo ha dichiarato – ho accettato questo nuovo incarico di responsabilità consapevole che bisogna privilegiare il lavoro di squadra nell’intento di fornire proposte e contributi al sistema economico regionale in collaborazione con le associazioni di categoria, le istituzioni regionali e gli enti locali.
Il nostro obiettivo oggi – ha continuato Notarrigo – è quello di definire l’identità della CIU in relazione agli attuali cambiamenti del mondo del lavoro e quindi di avere una visione pragmatica e prospettive di un futuro certo, la svolta in atto è epocale e le preoccupazioni sono forti.
E’ necessario partire da un’autocritica generale relativamente alle parcellizzazioni del passato. Ognuno di noi rappresenta una risorsa, le esperienze sono diverse, ma abbiamo gli stessi problemi, interessi e obiettivi.
Sono passati i tempi in cui il collega era percepito come un concorrente , oggi non solo non è pensabile ma sappiamo che l’unità, è un elemento fondante a favore della nostra attrattiva sindacale.
Solo così ognuno di noi potrà percorrere la giusta strada nell’interesse superiore dei cittadini e dello Stato.
(foto EEC PRESS LONDON)
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