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Cyber Warfare Conference a Roma

Si è tenuta lo scorso 19 giugno, la conferenza “Protezione Cibernetica delle Infrastrutture Nazionali” presso l’AULA MAGNA Sapienza Università di Roma (Piazzale Aldo Moro 5). L’evento, promosso dal Centro di Studi Strategici, Internazionali e Imprenditoriali (CSSII) dell’Università di Firenze, dall’Istituto per gli Studi di Previsione e le Ricerche Internazionali (ISPRI) e dal Centro di Ricerca di Cyber Intelligence and Information Security (CIS) della “Sapienza” Università di Roma, è ideato d’intesa con Maglan Group – leader internazionale in auditing & consulting nel campo dell’Information Defense. L’edizione 2012 ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica ed il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Difesa e del Ministero dello Sviluppo Economico.

La Cyber Warfare Conference (CWC), già Information Warfare Conference (IWC), si pone l’obiettivo di accrescere la consapevolezza tra i decisori politici e aziendali italiani della crescente rilevanza strategica della cyber-warfare per la sicurezza nazionale. Il progressivo aumento della frequenza di attacchi informatici sempre più sofisticati e dirompenti rende prioritaria l’introduzione di innovazioni politico-strategiche, organizzative, tecnologiche e culturali che possano garantire, oltre alla sicurezza delle infrastrutture critiche nazionali, anche la protezione delle aziende che operano in settori determinanti per lo sviluppo dell’economia italiana.

La conferenza ha visto la partecipazione delle istituzioni nazionali civili, militari e della sicurezza, le imprese, le università e i centri di ricerca. All’evento erano presenti anche alcuni esperti dell’Istituto di ricerca sui rischi geopolitici Triage duepuntozero. Durante la mattinata, in concomitanza con l’evento si sono verificate delle proteste ad opera di alcuni studenti dell’università che manifestavano contro questo genere di eventi che – secondo loro – nasconderebbero finalità diverse da quelle indicate. I giovani facinorosi oltre al lancio di uova e altri oggetti, hanno puntualmente insultato tutti coloro che transitavano nel perimetro dell’evento, bastava avessero indosso giacca e cravatta. Tra gli attaccati, anche diversi giornalisti ed altri esperti. Singolare la testimonianza di un inviato della EEC PRESS che racconta di essere uscito per fumare una sigaretta e di essersi trovato circondato da un gruppetto di soggetti che gli urlavano frasi del tipo “ma lei non si vergogna?”. Quale vergogna dovrebbe avere un giornalista che svolge semplicemente il proprio lavoro? Rivendicazione di quanto accaduto è rintracciabile sul web in particolare sul sito di Palestina Rossa e su altri blog in rete. Uno degli organizzatori delle proteste ha addirittura fatto un paio di interventi su Radio Onda Rossa trasmesso in fm e sul web. L’intervento della Polizia di Stato ha consentito comunque lo svolgimento regolare dell’evento che è andato avanti secondo il programma. 

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